Psicologia dell'insolito

La psicologia dell'insolito è lo studio del comportamento umano e dell'esperienza connessa con quello che viene spesso chiamato paranormale, con l'assunto che non vi sia in realtà nulla di paranormale in essi.

La psicologia dell'insolito è talvolta descritta come un sottocampo della parapsicologia, tuttavia la prima respinge le affermazioni paranormali della seconda. Secondo Chris French:

«La differenza tra psicologia dell'insolito e parapsicologia è in termini di obiettivi di ciascuna disciplina. I parapsicologi in genere sono effettivamente alla ricerca di prove per confermare la realtà delle forze paranormali, per dimostrare che esistono davvero. Quindi il presupposto iniziale è che accadano cose paranormali, mentre gli psicologi dell'insolito tendono a partire dalla posizione che le forze paranormali probabilmente non esistono e che quindi dovremmo cercare altri tipi di spiegazioni, in particolare le spiegazioni psicologiche per quelle esperienze che le persone in genere etichettano come paranormali.[1]»

La psicologia dell'insolito è considerata un campo emergente della psicologia. Tale studio è offerto come opzione in molti programmi di laurea in psicologia nel Regno Unito[2]. In Italia, a introdurre la definizione di "Psicologia dell'insolito" è stato lo psicologo e divulgatore Massimo Polidoro, in un articolo del 1999 sul Giornale italiano di psicologia, ed è stato il primo (e finora unico) a tenere, tra il 2005 e il 2007, un corso universitario di Psicologia dell'insolito presso l'Università di Milano Bicocca.[3]


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